Nello scorso post abbiamo parlato di come il minimalismo può portare vantaggi concreti a livello psicologico, citando uno studio che dimostra come questa filosofia di vita possa essere una buona arma contro la depressione.
Va detto che ci sono altre indagini scientifiche volte a esplorare i benefici psicologici del minimalismo. Un’indagine pubblicata sulla rivista Journal of Consumer Research a firma di Rik Pieters spiega per esempio come il minimalismo possa essere una buona via per combattere la solitudine, o comunque la sensazione di essere soli. Nella nostra società, molto spesso, il successo viene associato all’accumulo di beni materiali. L’attenzione posta nel continuare ad accrescere i propri possedimenti – e a mostrarli – può però distogliere l’attenzione dalla costruzione di interazioni sociali significative, sincere e durature, come peraltro anche dalla crescita personale e dalle esperienze autentiche.
Il risultato è che le persone “rapite” dal consumismo esasperato possono finire per sentirsi sole, nonché infelici. Seguendo i principi del minimalismo è invece possibile distogliere parte dell’attenzione dai beni materiali, investendo maggiori tempo ed energie nello sviluppo di relazioni più genuine.

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