Durante lo scorso post abbiamo parlato di uno dei consigli che Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, creatori tra le altre cose dei documentari The Minimalism e Less is Now, hanno dato negli anni a chi desidera abbracciare uno stile di vita minimalista. Abbiamo parlato nello specifico della regola del 30/30, che aiuta a ridurre gli acquisti frutto non della necessità, quanto della noia.

Ecco, oggi restiamo sui consigli di Millburn e Nicodemus, e restiamo anche sul numero 30: voglio infatti parlarvi del gioco dei 30 giorni.

Si tratta di un’attività divertente che può aiutare un gruppo di amici, di parenti o di colleghi di lavoro o di studio a rendere più minimal e meno affollata la propria abitazione. L’obiettivo è quello di imparare a vivere con meno.

In cosa consiste il gioco dei 30 giorni? Semplice: tutti i partecipanti si impegnano, per 30 giorni, a liberarsi di un numero via via crescente di oggetti presenti nella propria casa. Per oggetti si intende qualsiasi cosa, dal capo d’abbigliamento fino all’accessorio, dal soprammobile all’elettrodomestico, fino a giocattolo. E per “liberarsi” si intende un’ampia gamma di azioni: donazioni a enti benefici, regali ad amici, vendite, affidamento alla raccolta differenziata e via dicendo.

Il primo giorno ci si deve liberare di un oggetto, il secondo giorno di due oggetti, il terzo giorno di tre oggetti e così via. Il 30° giorno ci si dovrà liberare di ben 30 oggetti.

Sì, in un mese, in questo modo, si gettano ben 465 oggetti. Impossibile? Potresti avere delle sorprese: mettiti alla prova! Migliaia di persone hanno dato il via al loro nuovo modo di vivere proprio con questa sfida!

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