Adottare uno stile di vita minimalista non è semplice. Sono tantissime le persone che, stufe di essere schiave dei propri stessi oggetti, sono affascinate da questo approccio. Ma sono tante anche le persone che, dopo i primi sforzi, semplicemente rinunciano.

Talvolta la rinuncia è figlia di una partenza troppo brusca, troppo rapida, sull’onda dell’entusiasmo. È molto meglio, invece, partire pian piano, e applicare progressivamente i principi minimalisti sui vari aspetti della nostra vita. Prima un po’ di decluttering degli armadi, poi un po’ di pulizia nello smartphone, poi un pensiero all’alimentazione, e così via, un passo alla volta.

Il problema è che molte persone sono ormai abituate a rinunciare, a non essere coerenti con le loro stesse parole. Dicono “adotterò uno stile di vita minimalista” e poi molleranno dopo pochi giorni. Dicono “da oggi in poi andrò 3 volte alla settimana in palestra” per poi ridurre gli appuntamenti settimanali a due, quindi a uno, e infine non rinnovare l’abbonamento per il trimestre successivo.

Dovremmo imparare tutti a fare quello che diciamo, a voce alta o a noi stessi. L’impegno deve essere duplice: prima di tutto, dobbiamo imparare a dire solo quello che poi potremmo effettivamente fare (senza fare minacce a vuoto, senza dettare regole che non seguiremo, senza puntare spaventosamente in alto); in secondo luogo, dobbiamo poi imparare a impegnarci a trasformare in realtà quello che diciamo, fosse anche difficile o faticoso

Questo è necessario per diversi motivi. Per non far venire meno la fiducia degli altri nei nostri confronti, per non minare la nostra credibilità, per non scalfire la nostra integrità, e soprattutto per non abituarci a rinunciare. È questo il punto: per affrontare dei cambiamenti importanti dobbiamo imparare a credere in noi stessi, a partire dal non farci promesse che poi non saremmo in grado di mantenere!

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