Ecco, parlare di shopping minimalista potrebbe sembrare un po’ un ossimoro. Almeno un pochettino, ve lo confermo, lo è. Anche perché solitamente chi segue questo stile di vita non vede l’acquisto di beni come uno svago: semplicemente, si sceglie di acquistare qualcosa quando se ne ha la comprovata necessità, quando si è certi che quel prodotto ci potrà rendere la vita migliore. Eppure la necessità di acquistare delle cose non può certo essere eliminata del tutto. Come fare quindi dello shopping minimalista? Il primo passaggio è scegliere un negozio che sia in linea con i propri valori: pensiamo quindi ai materiali usati, alla filosofia del brand e alla sostenibilità generale. Insomma, tendenzialmente si eviteranno come la peste i marchi del fast-fashion, per fare un esempio. Laddove possibile, sarebbe sempre bene prendere in considerazione anche i negozi che vendono merce di seconda mano.

Un’altra regola generale per non alterare gli equilibri è quella dell’one in one out: per ogni nuovo prodotto che entra nella nostra casa, uno dovrebbe uscirne. Questo ci permetterà quindi di fare acquisti senza andare a creare ingombro e disordine in casa, e ci spingerà peraltro a riflettere bene su ogni singolo acquisto. E certo, da questo punto di vista resta sacro anche il principio di non fare acquisti di pancia: nel momento in cui pensiamo di acquistare qualcosa “fuori dall’ordinario”, diamoci 48 ore di tempo per capire se effettivamente quell’acquisto risulta necessario o meno.

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